Già nel Medioevo
i numerosi calzolai montalcinesi "facevano università"
regolata da uno statuto (Archivio storico del Comune di Montalcino).
Bartolomeo Gherardini, uditore generale di Cosimo III dei Medici,
nella sua visita a Montalcino nel 1676 scrive: "la
principale arte dei montalcinesi è il mestiere del cuoio e delle
scarpe".
L'erudito montalcinese Tullio Canali, vissuto nel settecento, scrive
che "i calzolai locali realizzano 15.000 paia di scarpe
all'anno, da lavoro e da passeggio, smerciandole nei mercati della
Val d'Orcia, dell'Amiata, della Maremma". Per avere un'idea
precisa di cosa comportava in termini di occupazionale realizzazione
di 15.000 paia di scarpe, si sappia che un calzolaio per realizzarne
un paio impiegava tre giornate di lavoro. Poniamo che lo
stesso calzolaio lavorasse 300 giornate all'anno: per realizzare
15.000 paia di scarpe trovavano occupazione 150 calzolai.
Fino alla metà degli anni cinquanta del novecento localmente si
contavano 100 calzolai che realizzavano scarpe su misura
prevalentemente da lavoro, per un mercato locale, per i bisogni dei
contadini, boscaioli, operai, che rappresentavano oltre il 90% della
nostra popolazione. Montalcino allora contava 10.203 abitanti.
Ora è rimasto a Montalcino un solo calzolaio. Prima che questa
testimonianza scompaia e le generazioni future non siano messe a
conoscenza di come si realizzavano le scarpe su misura, questo
artigiano, discendente di una gloriosa categoria che tanto lustro ha
dato a Montalcino, per il nostro sito internet ha realizzato un paio
di scarpe, su misura, le cui fasi di lavorazione, dalla misura del
piede fino alla "calzatura" della scarpa, sono illustrate
in 81 fotografie, inserite in rete qui sotto.