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MONTALCINO
ATTIVITA'
COMMERCIALI
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Un
commercio vario e fiorenteI
Montalcinesi, fin dai tempi antichi, hanno considerato il
Commercio come una fonte utile per l’Economia della città.
Nei primi anni del 1500 i montalcinesi rivolgono alla Badia di
Siena una petizione per ottenere un mercato nel mese di ottobre
che duri 10 giorni. La Badia di Siena, udita la petizione degli
uomini di Montalcino, l’approva. Sono mancati molti guadagni
per l’avversità dei tempi. Quel popolo si è trovato assai
universalmente in debito perché la maggior parte si governa con
le arti. Esiste già il mercato del corpus domini utile per il
contadiname, ma dannoso per la città perché numerosi sono i
danni fatti dal bestiame nelle proprietà circostanti. I
montalcinesi chiedono di poter fare un altro mercato - fiera
generale dentro le mura, che inizi d’ottobre e duri 10 giorni.
In questi giorni chiunque possa venire per offrire liberamente,
senza passaggi e gabelle.
Venerdì 8 ottobre il notaio Giovanni Botti scrive:
"Arrivati in piazza dove si fa il pubblico mercato ogni
venerdì, dove era un gran concorso di popolo et molte sorte di
grascie a vendere, vini ed altre cose simili”.
Nel 1640 i bilanci dei Comuni di Montalcino, Camigliano,
Castelnuovo Abate e Sant'Angelo in Colle avevano entrate
complessive nei loro bilanci di L. 9806. Gli esercizi
commerciali dei relativi Comuni erano tassati per L. 3540 che
rappresentavano il 32% di tutte le entrate. La parte del leone
la facevano i sette esercizi commerciali del Comune di
Montalcino che pagavano da soli di tassa 2.590 lire. In uno
scritto del 1676 si legge di un grande mercato che si svolge a
Montalcino il Venerdì (anche oggi il venerdì a Montalcino si
svolge un fiorente mercato) mentre e solo nella stagione
invernale nell’ottocento aveva luogo il mercoledì un mercato
“solo per il bestiame porcino”.
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Un
florido commercio
Agli inizi
dell’ottocento in città si tenevano sette fiere all’anno per un
giro di affari di trecentocinquanta/quattrocentosettanta mila lire.
Fiorente era il commercio al minuto negli anni ’80
dell’ottocento. Stante all’imponibile tassabile sulla ricchezza
mobile (oggi si chiamerebbe IRPEF) le 65 botteghe esistenti nel
Comune di Montalcino avevano un imponibile di 40.593 lire, una somma
enorme se si pensa che l’imponibile dell’operaio cappellaio
Policarpo Antichi era allora di 366 lire annue. Fra i negozi si
contavano allora 6 macellerie, quindici locande, trattorie,
caffetterie, sei tabaccherie, due farmacie.
Quindici fiere alla fine dell’ottocento si svolgevano a
Montalcino, e dovevano avere un grande richiamo se anche le
“strade ferrate romane“ che gestivano le ferrovie con un proprio
manifesto annunciavano una grande fiera a Montalcino del 10 giugno.
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Foto:
Le fiere a Montalcino richiamavano acquirenti. Era il segno di una
"piazza" ricercata.
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Foto: Sorgente di Collalli a
Montalcino. Acqua minerale bicarbonata alcalina, litiosa per la cura
radicale delle malattie renali. Premiata a Torino con la medaglia
d'argento. Attualmente non piu’ imbottigliata.
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Foto: Fiera di bestiame vaccino a
Montalcino. inizio '900.
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Foto: Una Macelleria Montalcinese,
espone i propri prodotti durante le feste pasquali. Anni 50 del
'900.
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Foto: L'interno di una bottega di
generi alimentari anni 50 del '900. Notare i cassetti pieni di pasta
per la vendita al minuto.
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Foto: Un venditore ambulante di semi di
zucca abbrustoliti.
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Foto: Un venditore di caldarroste.
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Un
commercio altamente qualificato
Oggi nel Comune
di Montalcino le licenze commerciali rilasciate sono 303, 92 sono le
strutture ricettive che dispongono di 1200 posti letto, fra alberghi
anche di lusso, affittacamere, agriturismi.
Trentadue sono le licenze per la ristorazione che dispongono di 2500
posti a tavola.
In generale è un commercio altamente qualificato anche attento ai
bisogni locali e turistici.
“ La Fiaschetteria” è riconosciuto dal Ministero dei beni
culturali fra i 150 locali storici d’Italia. L’albergo Il Giglio
vanta riconoscimenti antichi, W.Tyndale scrittore e pittore inglese
nel 1912 scriveva “l’albergo Il Giglio merita più lode
dell’accettabile guida di Herr Baederker" (uno dei primi a
diffondere le guide alberghiere nel mondo), e ottenne un attestato
di medaglia d’oro a Viareggio 1913.
In conclusione si può dire che in generale il commercio locale è
un vanto della città.
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Foto:
Fiaschetteria, locale di pubblico esercizio, riconosciuta dal
ministero dei beni culturali fra i 150 locali storici d'Italia.
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Foto: L'attuale albergo ristorante il
Giglio in una foto d'epoca del 1914.
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Foto: Giglio premiato a Viareggio nel
1912.
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Montalcino
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