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MONTALCINO
Storia di tutto
e di tutti

 


450° Anniversario della Repubblica di Siena ritirata in Montalcino
1555 - 1559



 

  
MONTALCINO

 

LE  ISTITUZIONI

L'ambìto territorio di Montalcino diviso in quattro Diocesi

Nel 1464 Montalcino, unita a Pienza, fu elevata a Diocesi dal Papa Pio II - Enea Piccolomini.
Fino ad allora, cioè dal sorgere delle Diocesi, il territorio di Montalcino era diviso in quattro Diocesi, quella di Arezzo, quella di Chiusi, quella di Roselle e quella di Siena. Questo era il segno di quanto la nostra terra fosse stata ”considerata” anche dalla Chiesa che per secoli, non modificò questo stato di cose lasciando alla Diocesi di Arezzo, lontana oltre 100 km. da Montalcino, il governo ecclesiastico di gran parte delle nostre popolazioni.
 

Foto: Il territorio di Montalcino è sempre stato ambito. Fin dal sorgere delle diocesi, fu diviso fra quella di Arezzo, Siena, Chiusi e Roselle.
 


Dal 1594 Montalcino è sede vescovile

Nel 1594, Montalcino diventò Diocesi autonoma separata da Pienza comprendente le parrocchie dei Comuni di Montalcino, Castiglione d'Orcia, San Quirico d'Orcia in Provincia di Siena, e le parrocchie dei Comuni di, Castel del Piano, Arcidosso, Cinigiano, Seggiano in provincia di Grosseto.
Alla Diocesi di Montalcino, il cui Vescovo avrà il titolo di Conte Palatino e Abate di Sant’Antimo, nel 1494 vengono assegnati tutti i beni dell'Abbazia di Sant’Antimo il cui convento fu soppresso da Papa Pio II nel 1462 causa la “… declinazione del monastero medesimo e il rilassamento della disciplina regolare di quei monaci”.
Ecco cosa dice nel 1593 un testimone oculare sui beni di Sant’Antimo:  “io crederò che per havere il Vescovado di Montalcino otto buoni poderi et una bellissima et bonissima vigna alla Badia di Sant’Antimo e Oliviera (frantoio) e altri censi che si riscuotano da diverse persone ogni anno la somma di mille scudi. Questi frutti consistono in 80 moggie di grano, in cento staia d'olio guadagno dell'olifitio dell'oliviera et una buona quantità di some di vino et in biadumi circa dieci moggia, in cacio, zafferano, e guadagno di porci, ed altri bestiami et lana, et cera e tutto di sua parte".
L'attuale palazzo vescovile è del 1600 e “piu’ volte rifatto”.
La Diocesi di Montalcino nei primi anni '90 del novecento è stata unita a Siena che diventerà l’Arcidiocesi Siena-Colle-Montalcino.
 

Foto: Palazzo vescovile. Montalcino fu sede vescovile fin dal secolo XV, Oggi la diocesi di Montalcino fa parte della arcidiocesi di Siena - Colle Val d'Elsa - Montalcino.
 


I conventi di Frati e di Suore e il seminario vescovile

Dentro le mura di Montalcino c'erano due conventi di frati, il convento di San Francesco ed il convento di Sant’Agostino ad un chilometro dalla città ad Est c'era il Convento dei Frati dell'Osservanza ed a tre chilometri da Montalcino verso Ovest a Saragiolo c'era il convento dei Cappuccini e il convento dei frati di Abbadia Ardenga.
All'interno della città c'era un convento di monache di Santa Caterina.
I Conventi dei Frati ed il Convento delle monache erano una “ricchezza culturale e Didattica”, perché nelle loro chiese copiose erano le opere d'arte, didattica perché Leopoldo I dei Lorena con rescritto del due ottobre 1783 ordinò ai frati agostiniani di assumersi l'onere della scuola di lingua latina fino alla retorica ed ai Frati minori di San Francesco delle scuole di leggere e scrivere. Alle Oblate del Convento di Santa Caterina addossarsi l'istruzione per le ragazze. Successivamente il convento dei frati di San Francesco e dei Frati di Sant’Agostino unitamente al convento delle Monache di Santa Caterina furono soppressi dal Granduca Leopoldo I. Sempre il Granduca Leopoldo il 19 agosto 1786 "nella veduta del pubblico bene" istituì il seminario vescovile che doveva curar l'istruzione nel modo più esteso, dizione che significava che a studiare fino al completamento delle ginnasiali dovevano essere accolti gli studenti che non sceglievano di essere clerici ma che previo un esame di Stato se promossi potevano iscriversi dopo l'Unità d'Italia ai regi Licei. Al Convento di Santa Caterina le ragazze potevano frequentar le scuole elementari e complementari e un "corso preparatorio alle scuole normali" che poi potevano proseguire gli studi in Istituti pubblici per conseguire il Diploma di insegnante elementare.
Seminario e conservatorio si equivalsero e rampollassero alle stesse direttive mirando agli stessi fini l'uno per l'educazione maschile l'altro per l'educazione femminile.
Nel 1923 con la riforma dell'allora Ministro della Pubblica Istruzione Giovanni Gentile questo tipo di scuole furono soppresse. Rimase solo il Seminario vescovile per i clerici. Nel 1936 a Montalcino nacque l'istituto Magistrale. Oggi la città è sede di un Liceo Linguistico frequentato da Studenti locali ma anche da quelli provenienti da una vasta zona dell'Amiata, della Val d'Orcia e della Val d'Arbia.
Fin dai tempi antichi Montalcino ospitava una comunità ebraica. La senatrice a vita Rita Levi Montalcini è una discendente di quella comunità.
Nella seconda metà del 1800 una comunità di religione valdese, tuttora esistente costruì un proprio tempio.
 

Foto: Seminario-collegio, significava che la struttura scolastica, poteva essere frequentata anche dagli studenti che sceglievano di non "fare il prete". Di fatto era una scuola privata la cui retta annua per ogni studente era li lire 400. Il seminario-collegio fu aperto nel 1786 e rimase solo seminario nel 1923.
 

 

Foto: Regio Educatorio Femminile, istituito nel 1786. Soppresso nel 1923.
 

 

Foto: Liceo Linguistico di Montalcino, accoglie gli studenti di una vasta area che va dall'Amiata alla Val d'Orcia, alla Val d'Arbia.
 

 

Foto: Chiesa della comunità Valdese di Montalcino. A Montalcino era presente un'emergente comunità ebraica almeno fino al secolo XV.
 


Montalcino sede di Pretura, Ufficio del Registro, capoluogo del collegio Elettorale Politico

Dopo l'unità d'Italia Montalcino fu sede di una pretura mandamentale comprendente Comuni di Buonconvento e Murlo. Fu sede anche dell'Ufficio del Registro e dell'Agenzia della Riscossione delle Imposte Dirette.
Dopo l'unità d'Italia, quando le elezioni politiche per l'elezione dei Deputati al Parlamento Nazionale si svolgevano con il sistema uninominale a doppio turno -cioè veniva eletto primo turno il candidato che otteneva più del 50% dei voti validi e se nessun candida raggiungeva questo quorum una settimana dopo aveva luogo il ballottaggio fra il primo ed il secondo candidato-, Montalcino era il capoluogo del collegio politico che comprendeva dieci Comuni della Val d'Arbia della Val d'Orcia e della Val di Chiana e il candidato che veniva eletto a Montecitorio era il Deputato di Montalcino.
All'inizio del 1900 localmente fu costituita una società con un largo azionariato popolare per la gestione di un servizio automobilistico "rapido giornaliero" Montalcino-Siena ritorno per rispondere alle richieste della popolazione. Il viaggio da Montalcino a Siena durava due ore ma fu un progresso rispetto alle otto ore impiegate per lo stesso viaggio se effettuato con una carrozza tirata da cavalli.
Oggi Montalcino è sede di una Compagnia dei Carabinieri comandata da un Capitano, da un Distaccamento dei Vigili del Fuoco e dall'Associazione interprovinciale Apicoltori Siena Grosseto Arezzo (ASGA).
 

Foto: La pretura di Montalcino fu soppressa nel 1923 (unitamente all'ufficio del registro e all'agenzia della riscossione delle imposte dirette), come mostra la foto a nulla valsero le proteste dei montalcinesi per il loro mantenimento.
 

 

Foto: Montalcino capo collegio elettorale politico che comprendeva 10 comuni: Val d'Arbia, parte dei comuni della Val d'Orcia e della Val di Chiana. Il candidato che veniva eletto, alla Camera era il deputato di Montalcino.
 

 

Foto: Agli inizi del '900 inizia il servizio giornaliero automobilistico Montalcino - Torrenieri - Siena e viceversa. Per realizzarlo i montalcinesi costituiscono una larga società per azioni, rispondendo alle richieste della popolazione che reclamava un collegamento rapido due ore di viaggio con Siena).
 


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