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MONTALCINO
Storia di tutto
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450° Anniversario della Repubblica di Siena ritirata in Montalcino
1555 - 1559



 

  
MONTALCINO

 

PANORAMI

Montalcino "davanzale per l'apocalisse"

Iniziando a passeggiare dalla veduta panoramica di piazza Cavour seguitando per Viale Roma, Viale Pietro Strozzi, strada Traversa dei Monti fino alla località di Lume Spento ci si affaccia su “il davanzale dell’Apocalisse”.
A Nord, vicino a noi le Crete senesi con la veduta di Siena e le sue torri, in lontananza l’Abetone, poi il Casentino distinguendo bene Chiusi della Verna.   
A Ovest i grandi boschi intorno a Castiglione del Bosco dove inizia “la più vasta regione boscosa della Toscana interna" che si estende dall’area demaniale di Montalcino, del Merse e del Farma con compatte associazioni di cerri, corbezzoli, lecci, acacie ed un folto sottobosco. 
Più in lontananza le colline metallifere fino a Volterra. Sempre ad Ovest si vede il mare nei pressi di Talamone, l’isola del Giglio, l’isola d’Elba e di Capraia e quando le giornate sono belle e le vette innevate, ad occhio nudo si vede la più alta montagna della Corsica. 
A Sud vicino a noi si vede la vetta dell’Amiata 1734 metri s.l.m. che pare faccia ombra alle nostre valli. Ad Est San Quirico d'Orcia, Pienza, Montepulciano, Trequanda e più lontano Il Terminillo. 
Parlando di Montalcino il poeta Alfonso Gatto (1909/1976) ha scritto “è un paese di confidenze e insieme un davanzale per l’apocalisse".  L’orizzonte all’altezza delle sue solitudini è quello stesso che D’Annunzio vide alle spalle del marinaio di Montalcino nelle pagine che egli dedica alla “Beffa”: "Scopro dietro di lui la dura terra senese, vedo lo sfondo della Val d’Orcia mutolo e severo, con le sue crete, con le sue rupi, i suoi cerri, con i suoi cipressi, con i suoi casseri, con le sue pievi con le sue badie, con le sue grancie.”
Saul Bellow (1915), premio Nobel ed il più grande scrittore vivente degli Stati Uniti, nel suo libro “I Conti tornano” –Mondadori 1995- ha scritto.  “Non ho mai avuto un debole per i panorami ma la bellezza di una vista tanto ampia unita all’assenza di fabbriche, raffinerie e discariche penetrò nella corazza della mia anima novecentesca,  tanto ostile ai paesaggi.”

Foto: Il mare a Talamone distante 70 Km in linea d'aria
 

 

Foto: L'Abetone innevato, 120 Km in linea d'aria
 

 

Foto: Il Casentino, nei pressi di Chiusi della Verna, 60 Km in linea d'aria
 

 

Foto: Terminillo innevato, 140 Km in linea d'aria
 

 

Foto: Le crete innevate della terra di Siena viste da Montalcino
 

 

Foto: Il monte Amiata, alto 1737 mt. slm., con l'Abbazia di Sant'Antimo e Castelnuovo dell'Abate
 


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