| |
MONTALCINO
TURISMO
E FOLCLORE
|
|
|
L'aria
pura e profumata ha sempre richiamato "forestieri"
Fin dai
tempi antichissimi Montalcino era ricercato come località
“turistica”. “Son soliti venire ad habitare,
causa della bona aria di Montalcino molti signori d’importantia”
correva l’anno 1593 e la nostra città grazie alla “bona
aria” era ricercata dai signori che oggi chiameremmo turisti.
La descrizione si trova in un manoscritto di Giovanni Botti che
visita la città nel 1593 e che può definirsi una vera e
propria guida, la prima su Montalcino. Il Botti scrive ”La
chiesa del Duomo poi demolita che dimostra antichità“,
“a canto, la quale chiesa v’è un bel palazzo o principio
di esso tirate le mura d’alto circa a 22 o 23 braccia, et
dalla parte di dietro venti o venticinque e più et la faccia
dinanzi larga braccia 40 et dalla banda di dietro cinquanta et
longa braccia sessantacinque. Viddi parte di esse muraglie
essere coperte, manaccia di ruina sono le muraglie delle dette
stanze alcune perfette con la cisterna da una banda“. (Del
palazzo oggi c’è rimasto solo il Pozzo dove Jannis Kounellis
(Pireo 1936, artista greco esponente di punta dell’avanguardia
attivo in Italia fra i maggiori rappresentanti del lavoro
concettuale, ha realizzato un’opera senza nome, donata alla
città di Montalcino nel quadro ARTE-ALL’ARTE architettura e
Paesaggio- ancorato alla collina abbacinante guarda distesa in
ogni stagione alle Crete Senesi. Per questa sua opera Kounellis
ha scelto il pozzo componente essenziale della città antica
emblema di una socialità arcaica. Dal pozzo emerge una enorme
massa di occhiali, gli strumenti per vedere meglio di cui la
civiltà moderna si è dotata). ”Fu detto deve essere la
casa "episcopale". Viddi la chiesa parrocchiale di San
Lorenzo (che era all’inizio dell’attuale Via Roma) assai
grande adornata et con tre altari et quivi si ritiene il
Santissimo sacramento al quale si sale per certe scale per
essere luogo rilevato”. “Viddi arrivato alla
Piazza dove si fa il pubblico mercato ogni venerdì dov’era
gran concorso di popolo sopra la Piazza viddi una loggia grande
la cappella della vergine del Comune” abbattuta nel 1874.
“Ogni bimestre il gonfaloniere et i priori prendono il
possesso del loro offizio in questa cappella”. “Viddi
un bel palazzo con la torre dove l’Horologio che sona le Hore”.
“Viddi la
chiesa di Sant' Agostino bella e grande nella quale sono più
altari, viddi la detta città haver le sue strade assai larghe
con buoni casamenti ed essere lastricata di lastre eccetto la
piazza del mercato e la strada dall’Ospedale (piazza Cavour)
alla porta Cerbara che va verso Roma mattonato”.
|
|
Montalcino,
segnalata località turistica sin dall'inizio del '900
Agli inizi del
‘900, nelle cronache dei giornali locali, leggiamo saluti di
benvenuto a persone che scelgono Montalcino per “estatare” e
anche allora il cronista segnala la nostra aria “profumata e
balsamica che si respira in loco” come fatto di attrazione
turistica.
Nel 1908 la ”benemerita associazione per il movimento dei
forestieri ha pubblicato anche quest’anno una utilissima guida per
la scelta delle villeggiature con il bel volume Monti, Laghi, e
Marine e raccomanda ai villeggianti Montalcino“.
Nel
1925 si pubblica la prima “guida storico-artistica” della città
di Montalcino e dintorni “da lungo tempo si sentiva in
Montalcino la mancanza di una breve guisa ricordo sia per i
forestieri che specialmente nella bella stagione visitano la nostra
città e desiderano conoscere la storia e le opere d’arte sia
anche per i cittadini che spesso ignorano le glorie del loro loco
natio”.
La
giuda è una sintesi storica che illustra le bellezze artistiche
esalta il paesaggio e descrive minutamente Montalcino e tutte le
località del Comune.
|
|
Foto:
Nel 1908 Montalcino era già segnalata su una guida turistica. Da
notare il costo della pensione, ben 5£. Il salario di una guardia
municipale era allora di 600£ all'anno.
|
|
Foto: La prima guida scritta da un
montalcinese e stampata in loco. Nel disegno porta Cerbaia.
|
|
Scoppia
il turismo di massa: nascono i quartieri e la Sagra del Tordo
Il turismo di
massa a Montalcino “scoppiò” durante le manifestazioni per il
IV centenario della Repubblica di Siena ritirata in Montalcino
(anche se agli inizi degli anni ’50 la stagione lirica nel teatro
all’aperto richiamava un turismo amante della lirica).
La
Sagra del Tordo, la prima fu nel 1958 (la festa della caccia
localmente aveva luogo già nel 1490 e la Sagra del Tordo quindi
fece rivivere quelle antiche tradizioni). Nel 1961 nacquero i
quartieri e successivamente la manifestazione dell’Apertura delle
Cacce (l’anima di queste manifestazioni fu l’E.P.A.S.T ”Ente
permanente autonomo Sagra del Tordo” che oltre che a
“disegnare” le varie fasi delle feste, pubblicava annualmente un
fascicolo “Giro … tordo” che per il suo contenuto storico
culturale folcloristico gastronomico rigorosamente scientifico
qualificava queste iniziative). Le due manifestazioni richiamano una
gran massa di turisti, particolarmente la Sagra del Tordo (ultima
domenica di ottobre). Montalcino ospita 15/20.000 persone. Questa
festa comincia con il Trescone antico ballo popolare che si svolge
al suono di una fisarmonica, fondato nel 1941. Qualche anno fa
questo gruppo folcloristico fu invitato a partecipare al Festival
Internazionale del Folclore in Argentina. Gli organizzatori
invitarono il Trescone dopo aver visto sul sito Internet degli
“Amici di Montalcino Ieri” (www.montalcinoieri.com)
una mostra fotografica sul trescone in occasione del suo
sessantesimo anno dalla fondazione. Poi sfila il corteo storico, 142
personaggi in costume d’epoca. Nella trecentesca fortezza ogni
quartiere presenta i suoi gustosi piatti tipici della cucina
montalcinese, dove non manca mai il Brunello ed altri vini DOC
montalcinesi. Nel pomeriggio al campo sportivo comunale, gara di
tiro con l’arco, momento palpitante per i quartieri e
poi inizio dei grandi festeggiamenti nel quartiere vincitore. In
onore della vittoria il quartiere pubblica un elegante libro ricco
di ogni significato sulla vita del quartiere e sulla società
montalcinese.
Senza i quartieri non esisterebbe la Sagra del Tordo. I Quartieri:
BORGHETTO con sede a sud della Piazza centrale, PIANELLO con sede a
nord della piazza centrale, RUGA con sede a Ovest della Piazza
Centrale e TRAVAGLIO a est della Piazza Centrale. Tutti i quartieri
sono proprietari di ampie e signorili sedi, acquistate grazie al
contributo finanziario dei quartieranti, dove si svolgono iniziative
culturali, folcloristiche e ricreative. I Quartieranti vivono
per vincere la gara con il tiro con l’arco il cui premio consiste
in una freccia d’argento custodita, come le cose sante, ma hanno
un impegno annuale, allenamento degli arcieri nel proprio campo di
tiro, scuola di “tamburo”, sono impegnati ad essere presenti con
le proprie rappresentanze in costume ad ogni importante
manifestazione indetta dalle autorità locali come se i quartieri
fossero il biglietto da visita di Montalcino. Il Comune di
Montalcino sta studiando forme di ogni genere per aiutare i
quartieri a pubblicare la propria storia ormai ultraquarantennale
attingendo notizie dai rispettivi copiosi archivi e raccontare con
scritti, documenti e foto l’attività svolta in ogni settore
dell’attività locale e l’impegno prestato disinteressatamente
dai quartieranti senza i quali non esisterebbe il quartiere,
diventato oggi centro di iniziativa della vita cittadina.
La
Sagra del Tordo: "vacanze come spettacolo".
La
Sagra del Tordo “ha dato tanto” a Montalcino ed è entrata fra i
grandi avvenimenti italiani tanto che l’Ente Nazionale del Turismo
nel calendario dell’anno 1980 dal tema “vacanze come
spettacolo” pubblicato in tre lingue dedicò a “Montalcino-Sagra
del Tordo" il mese di ottobre. Il mese di gennaio è dedicato
alla “tradizionale fiera della befana a Piazza Navona”- Roma.
Febbraio alla “marcia longa” – Trentino. Marzo “Serata dei
balletti” al teatro La Scala di Milano, Aprile “processione del
Giovedì santo detta del perdono” - Taranto. Maggio
“Rappresentazione classica del teatro Greco” - Siracusa. Giugno
”Sagra dei Misteri in occasione del Corpus-Domini” - Campobasso.
Luglio ”Opera lirica all’aperto in Arena” - Verona.
Agosto ”La Quintana” - Ascoli Piceno. Settembre “Palio” –
Asti. Novembre ”Fonti del Clitunno” - Perugia. Dicembre ”la
scena del Presepe” Museo di San Martino - Napoli.
Altre manifestazioni es.: l’arrivo con tappa a Montalcino del Giro
Ciclistico d’Italia nel 1987, i concerti annuali di Jazz &
Wine, Benvenuto Brunello, Il Festival Internazionale dell’Attore
contribuiscono a richiamare a Montalcino un grande flusso turistico
(nel 2002 sono stati oltre un milione coloro che hanno visitato
Montalcino).
|
|
Foto:
Nel calendario dell'Ente Nazionale Italiano per il Turismo il mese
di Ottobre è dedicato alla Sagra del Tordo di Montalcino. Gli altri
mesi riguardano: la befana di Piazza Navona a Roma, la marcia longa
nel Trentino, i balletti alla Scala di Milano, la processione del
Venerdì Santo, la rappresentazione al teatro greco di Siracusa, la
sagra dei Misteri (Corpus Domini) a Campobasso, la Quintana ad
Ascoli Piceno, un’opere lirica all'Arena di Verona; il palio di
Asti; le fonti del Clitunno in Umbria; il presepe al Museo di San
Martino di Napoli.
|
|
Foto: Una stagione lirica in Fortezza.
Nei primi anni '50 del novecento rappresentò anche un grande
richiamo turistico.
|
|
Foto: Un numero unico, di una serie,
pubblicati a cura dell'Ente Permanente Autonomo per la Sagra del
Tordo negli anni '60. Le pubblicazioni si caratterizzavano per
notizie storiche, folcloristiche, gastronomiche e sull'intensa vita
dei quartieri.
|
|
Foto: Prime pagine per il
festeggiamento del quarto centenario della Repubblica di Siena in
Montalcino. Presenti oltre 15000 persone.
|
|
Foto: Nascita della Sagra del Tordo
come rievocazione della "Festa della Caccia" che i
Montalcinesi organizzavano già nel lontano 15 Agosto 1490.
|
|
Foto: Manifesto della Sagra del Tordo.
|
|
Foto: Manifesto dell’Apertura delle
Cacce.
|
I
quartieri sono proprietari di ampie e signorili sedi nelle quali
svolgono copiose attività culturali, folcloristiche, ricreative,
gastronomiche, largamente seguite dai soci e dal popolo. Ogni
quartiere ha un proprio campo di tiro dove si allenano continuamente
i propri arcieri per essere vincenti nelle due gare annuali di tiro
con l'arco - Apertura celle cacce - seconda domenica di Agosto e -
Sagra del Tordo - ultima domenica di Ottobre. La gara di tiro con
l'arco sulla sagoma del cinghiale si svolge in un campo
neutro. Sopra ad ogni altra cosa i quartieranti gioiscono quando i
loro due arcieri portano la freccia d'argento, segno della vittoria,
nel loro quartiere. Ogni quartiere ha il proprio Santo Patrono.
|
|
Foto: Quartiere Borghetto. Sede a sud
della piazza centrale.
|
|
Foto: Quartiere Pianello. Sede a nord
della piazza centrale.
|
|
Foto: Quartiere Ruga. Sede ad ovest
della piazza centrale.
|
|
Foto:
Quartiere Travaglio. Sede ad est della piazza centrale.
|
|
Foto: Il corteo che sfila durante
l'Apertura delle Cacce e la Sagra del Tordo è composto da 142
figuranti in costume d'epoca.
|
|
Foto: Il corteo che sfila durante
l'Apertura delle Cacce 2004 davanti al sacrato della Chiesa di
Sant'Egidio.
|
|
Foto: Interno della Fortezza durante la
Sagra del Tordo 2003.
|
|
Foto: Il Trescone, vecchio ballo
popolare contadinesco fondato a Montalcino nel 1941, si svolge al
suono della fisarmonica. Questo gruppo folcloristico è stato
recentemente invitato a partecipare al "Festival Internazionale
del Folclore" in Argentina.
|
|
Foto: 1987. Il 70° Giro d'Italia,
forte richiamo turistico, fa tappa a Montalcino. Nella foto partenza
della tappa Montalcino-Terni.
|
|
Foto: Ogni estate, nella trecentesca
fortezza, si svolge il "Jazz & Wine" dove si
esibiscono i piu’ grandi nomi del jazz mondiale. E' un grande
richiamo turistico.
|
|
Montalcino
nel Parco della Val d'OrciaApprezzato
è il nostro panorama "mozzafiato": l’ambiente la
maggior parte incontaminato dove si respira aria balsamica e
profumata grazie ai 12.000 ettari i bosco ed anche perché lontano
dalle grandi strade ad altissima circolazione ed in assenza nelle
vicinanze di discariche e di grandi complessi industriali.
Montalcino fa parte insieme a Castiglione d’Orcia, Pienza,
Radicofani e San Quirico d’Orcia del Parco Artistico Naturale,
Culturale della Val d’Orcia (www.parcodellavaldorcia.com)
il cui territorio è candidato ad essere riconosciuto patrimonio
dell’umanità dall’UNESCO (Organizzazione delle nazioni Unite
per l’Educazione, la Scienza e la Cultura).
|
|
Il
premio Nobel della letteratura Saul Bellow parla di Montalcino
Chi abbandona
l’automobile e cammina a piedi riscopre le vecchie strade, i
vecchi sentirei stretti fra gli olivi e le viti, i terrazzamenti, i
muriccioli a secco, le piccole e antiche chiese, le ville padronali,
le case coloniche, i castelli.
Montalcino ha anche una posizione geografica invidiabile per
effettuare escursioni in zone rinomate. Da Montalcino si raggiunge
il mare in un’ora di macchina. La vetta dell’Amiata (1.734 s.l.m.)
si raggiunge con 40 minuti di macchina, “sotto mano” Pienza e
Montepulciano, un po’ più lontano Cortona tutte Città d’Arte.
La nota Abbazia di Monte Oliveto si può dire sia ai piedi della
nostra collina. Siena si raggiunge con 40 minuti di macchina, San
Gimignano in un’ora, Firenze in un’ora e mezzo di macchina.
"Montalcino con la sua cultura con la sua civiltà con le
sue bellezze artistiche, storiche e paesaggistiche ha incantato Saul
Bellow, il più grande scrittore americano vivente di recente in
soggiorno con la moglie tra le colline del Brunello" (da
"La Nazione" quotidiano di Firenze 4 gennaio 1992).
|
|
La
natura prodiga con Montalcino
Si racconta:
"Dio creò la terra e doveva renderla bella e ricca. Il
Lunedì con un sacco sulle spalle si mise in cammino lasciando qua e
là "manciate" di bellezze e di risorse. Il sabato arrivò
a Montalcino con ancora tante cose belle da distribuire. La domenica
doveva riposare, dopo il suo lungo viaggio allora sul nostro
territorio lasciò tutto quanto gli era rimasto. Si vede che nel
sacco erano rimaste le cose più belle di cui Montalcino
"beneficiò". Poi natura e lavoro si sposarono, si
costruirono monumenti, fiorirono le opre d’arte, si utilizzò
intelligentemente l’ambiente per ricavarne prodotto ricercati in
Italia e nel mondo". La fecondia dei montalcinesi che viene
da lontano!
È
stata “consacrata” dalla bandiera arancione marchio di qualità
turistico ambientale assegnato dal Touring Club al Comune di
Montalcino.
Il sito della Pro-Loco e Ufficio Comunale del Turismo è: info@prolocomontalcino.it
.
|
|
Indice
Montalcino
|
|