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MONTALCINO
Storia di tutto
e di tutti

 


450° Anniversario della Repubblica di Siena ritirata in Montalcino
1555 - 1559



 

  
MONTALCINO

 

TURISMO  E  FOLCLORE

L'aria pura e profumata ha sempre richiamato "forestieri"

Fin dai tempi antichissimi Montalcino era ricercato come località “turistica”.  “Son soliti venire ad habitare, causa della bona aria di Montalcino molti signori d’importantia” correva l’anno 1593 e la nostra città grazie alla “bona aria” era ricercata dai signori che oggi chiameremmo turisti. La descrizione si trova in un manoscritto di Giovanni Botti che visita la città nel 1593 e che può definirsi una vera e propria guida, la prima su Montalcino. Il Botti  scrive ”La chiesa del Duomo poi demolita che dimostra antichità“, “a canto, la quale chiesa v’è un bel palazzo o principio di esso tirate le mura d’alto circa a 22 o 23 braccia, et dalla parte di dietro venti o venticinque e più et la faccia dinanzi larga braccia 40 et dalla banda di dietro cinquanta et longa braccia sessantacinque. Viddi parte di esse muraglie essere coperte, manaccia di ruina sono le muraglie delle dette stanze alcune perfette con la cisterna da una banda“. (Del palazzo oggi c’è rimasto solo il Pozzo dove Jannis Kounellis (Pireo 1936, artista greco esponente di punta dell’avanguardia attivo in Italia fra i maggiori rappresentanti del lavoro concettuale, ha realizzato un’opera senza nome, donata alla città di Montalcino nel quadro ARTE-ALL’ARTE architettura e Paesaggio- ancorato alla collina abbacinante guarda distesa in ogni stagione alle Crete Senesi. Per questa sua opera Kounellis ha scelto il pozzo componente essenziale della città antica emblema di una socialità arcaica. Dal pozzo emerge una enorme massa di occhiali, gli strumenti per vedere meglio di cui la civiltà moderna si è dotata). ”Fu detto deve essere la casa "episcopale". Viddi la chiesa parrocchiale di San Lorenzo (che era all’inizio dell’attuale Via Roma) assai grande adornata et con tre altari et quivi si ritiene il Santissimo sacramento al quale si sale per certe scale per essere luogo rilevato”.  “Viddi arrivato alla Piazza dove si fa il pubblico mercato ogni venerdì dov’era gran concorso di popolo sopra la Piazza viddi una loggia grande la cappella della vergine del Comune” abbattuta nel 1874. “Ogni bimestre il gonfaloniere et i priori prendono il possesso del loro offizio in questa cappella”.  “Viddi un bel palazzo con la torre dove l’Horologio che sona le Hore”. Viddi la chiesa di Sant' Agostino bella e grande nella quale sono più altari, viddi la detta città haver le sue strade assai larghe con buoni casamenti ed essere lastricata di lastre eccetto la piazza del mercato e la strada dall’Ospedale (piazza Cavour) alla porta Cerbara che va verso Roma mattonato”.


Montalcino, segnalata località turistica sin dall'inizio del '900

Agli inizi del ‘900, nelle cronache dei giornali locali, leggiamo saluti di benvenuto a persone che scelgono Montalcino per “estatare” e anche allora il cronista segnala la nostra aria “profumata e balsamica che si respira in loco” come fatto di attrazione turistica.
Nel 1908 la ”benemerita associazione per il movimento dei forestieri ha pubblicato anche quest’anno una utilissima guida per la scelta delle villeggiature con il bel volume Monti, Laghi, e Marine e raccomanda ai villeggianti Montalcino“.
Nel 1925 si pubblica la prima “guida storico-artistica” della città di Montalcino e dintorni “da lungo tempo si sentiva in Montalcino la mancanza di una breve guisa ricordo sia per i forestieri che specialmente nella bella stagione visitano la nostra città e desiderano conoscere la storia e le opere d’arte sia anche per i cittadini che spesso ignorano le glorie del loro loco natio”.
La giuda è una sintesi storica che illustra le bellezze artistiche esalta il paesaggio e descrive minutamente Montalcino e tutte le località del Comune.
 

Foto: Nel 1908 Montalcino era già segnalata su una guida turistica. Da notare il costo della pensione, ben 5£. Il salario di una guardia municipale era allora di 600£ all'anno.
 

 

Foto: La prima guida scritta da un montalcinese e stampata in loco. Nel disegno porta Cerbaia.
 


Scoppia il turismo di massa: nascono i quartieri e la Sagra del Tordo

Il turismo di massa a Montalcino “scoppiò” durante le manifestazioni per il IV centenario della Repubblica di Siena ritirata in Montalcino (anche se agli inizi degli anni ’50 la stagione lirica nel teatro all’aperto richiamava un turismo amante della lirica).
La Sagra del Tordo, la prima fu nel 1958 (la festa della caccia localmente aveva luogo già nel 1490 e la Sagra del Tordo quindi fece rivivere quelle antiche tradizioni).  Nel 1961 nacquero i quartieri e successivamente la manifestazione dell’Apertura delle Cacce (l’anima di queste manifestazioni fu l’E.P.A.S.T ”Ente permanente autonomo Sagra del Tordo” che oltre che a “disegnare” le varie fasi delle feste, pubblicava annualmente un fascicolo “Giro … tordo” che per il suo contenuto storico culturale folcloristico gastronomico rigorosamente scientifico qualificava queste iniziative). Le due manifestazioni richiamano una gran massa di turisti, particolarmente la Sagra del Tordo (ultima domenica di ottobre). Montalcino ospita 15/20.000 persone. Questa festa comincia con il Trescone antico ballo popolare che si svolge al suono di una fisarmonica, fondato nel 1941. Qualche anno fa questo gruppo folcloristico fu invitato a partecipare al Festival Internazionale del Folclore in Argentina. Gli organizzatori invitarono il Trescone dopo aver visto sul sito Internet degli “Amici di Montalcino Ieri” (www.montalcinoieri.com) una mostra fotografica sul trescone in occasione del suo sessantesimo anno dalla fondazione. Poi sfila il corteo storico, 142 personaggi in costume d’epoca. Nella trecentesca fortezza ogni quartiere presenta i suoi gustosi piatti tipici della cucina montalcinese, dove non manca mai il Brunello ed altri vini DOC montalcinesi. Nel pomeriggio al campo sportivo comunale, gara di tiro con l’arco, momento palpitante per i quartieri e poi inizio dei grandi festeggiamenti nel quartiere vincitore. In onore della vittoria il quartiere pubblica un elegante libro ricco di ogni significato sulla vita del quartiere e sulla società montalcinese.
Senza i quartieri non esisterebbe la Sagra del Tordo. I Quartieri: BORGHETTO con sede a sud della Piazza centrale, PIANELLO con sede a nord della piazza centrale, RUGA con sede a Ovest della Piazza Centrale e TRAVAGLIO a est della Piazza Centrale. Tutti i quartieri sono proprietari di ampie e signorili sedi, acquistate grazie al contributo finanziario dei quartieranti, dove si svolgono iniziative culturali, folcloristiche e ricreative.  I Quartieranti vivono per vincere la gara con il tiro con l’arco il cui premio consiste in una freccia d’argento custodita, come le cose sante, ma hanno un impegno annuale, allenamento degli arcieri nel proprio campo di tiro, scuola di “tamburo”, sono impegnati ad essere presenti con le proprie rappresentanze in costume ad ogni importante manifestazione indetta dalle autorità locali come se i quartieri fossero il biglietto da visita di Montalcino. Il Comune di Montalcino sta studiando forme di ogni genere per aiutare i quartieri a pubblicare la propria storia ormai ultraquarantennale attingendo notizie dai rispettivi copiosi archivi e raccontare con scritti, documenti e foto l’attività svolta in ogni settore dell’attività locale e l’impegno prestato disinteressatamente dai quartieranti senza i quali non esisterebbe il quartiere, diventato oggi centro di iniziativa della vita cittadina.
 
La Sagra del Tordo: "vacanze come spettacolo". 
La Sagra del Tordo “ha dato tanto” a Montalcino ed è entrata fra i grandi avvenimenti italiani tanto che l’Ente Nazionale del Turismo nel calendario dell’anno 1980 dal tema “vacanze come spettacolo” pubblicato in tre lingue dedicò a “Montalcino-Sagra del Tordo" il mese di ottobre. Il mese di gennaio è dedicato alla “tradizionale fiera della befana a Piazza Navona”- Roma. Febbraio alla “marcia longa” – Trentino. Marzo “Serata dei balletti” al teatro La Scala di Milano, Aprile “processione del Giovedì santo detta del perdono” - Taranto. Maggio “Rappresentazione classica del teatro Greco” - Siracusa. Giugno ”Sagra dei Misteri in occasione del Corpus-Domini” - Campobasso. Luglio ”Opera lirica all’aperto in Arena” - Verona.  Agosto ”La Quintana” - Ascoli Piceno. Settembre “Palio” – Asti. Novembre ”Fonti del Clitunno” - Perugia. Dicembre ”la scena del Presepe” Museo di San Martino - Napoli.
Altre manifestazioni es.: l’arrivo con tappa a Montalcino del Giro Ciclistico d’Italia nel 1987, i concerti annuali di Jazz & Wine, Benvenuto Brunello, Il Festival Internazionale dell’Attore contribuiscono a richiamare a Montalcino un grande flusso turistico (nel 2002 sono stati oltre un milione coloro che hanno visitato Montalcino).
 

Foto: Nel calendario dell'Ente Nazionale Italiano per il Turismo il mese di Ottobre è dedicato alla Sagra del Tordo di Montalcino. Gli altri mesi riguardano: la befana di Piazza Navona a Roma, la marcia longa nel Trentino, i balletti alla Scala di Milano, la processione del Venerdì Santo, la rappresentazione al teatro greco di Siracusa, la sagra dei Misteri (Corpus Domini) a Campobasso, la Quintana ad Ascoli Piceno, un’opere lirica all'Arena di Verona; il palio di Asti; le fonti del Clitunno in Umbria; il presepe al Museo di San Martino di Napoli.
 

 

Foto: Una stagione lirica in Fortezza. Nei primi anni '50 del novecento rappresentò anche un grande richiamo turistico.
 

 

Foto: Un numero unico, di una serie, pubblicati a cura dell'Ente Permanente Autonomo per la Sagra del Tordo negli anni '60. Le pubblicazioni si caratterizzavano per notizie storiche, folcloristiche, gastronomiche e sull'intensa vita dei quartieri.
 

 

Foto: Prime pagine per il festeggiamento del quarto centenario della Repubblica di Siena in Montalcino. Presenti oltre 15000 persone.
 

 

Foto: Nascita della Sagra del Tordo come rievocazione della "Festa della Caccia" che i Montalcinesi organizzavano già nel lontano 15 Agosto 1490. 
 

 

Foto: Manifesto della Sagra del Tordo.
 

 

Foto: Manifesto dell’Apertura delle Cacce.
 

 

I quartieri sono proprietari di ampie e signorili sedi nelle quali svolgono copiose attività culturali, folcloristiche, ricreative, gastronomiche, largamente seguite dai soci e dal popolo. Ogni quartiere ha un proprio campo di tiro dove si allenano continuamente i propri arcieri per essere vincenti nelle due gare annuali di tiro con l'arco - Apertura celle cacce - seconda domenica di Agosto e - Sagra del Tordo - ultima domenica di Ottobre. La gara di tiro con l'arco sulla sagoma del cinghiale si svolge in un campo  neutro. Sopra ad ogni altra cosa i quartieranti gioiscono quando i loro due arcieri portano la freccia d'argento, segno della vittoria, nel loro quartiere. Ogni quartiere ha il proprio Santo Patrono.

Foto: Quartiere Borghetto. Sede a sud della piazza centrale.
 

 

Foto: Quartiere Pianello. Sede a nord della piazza centrale.
 

 

Foto: Quartiere Ruga. Sede ad ovest della piazza centrale. 
 

 

Foto: Quartiere Travaglio. Sede ad est della piazza centrale.
 

 

Foto: Il corteo che sfila durante l'Apertura delle Cacce e la Sagra del Tordo è composto da 142 figuranti in costume d'epoca.
 

 

Foto: Il corteo che sfila durante l'Apertura delle Cacce 2004 davanti al sacrato della Chiesa di Sant'Egidio.
 

 

Foto: Interno della Fortezza durante la Sagra del Tordo 2003.
 

 

Foto: Il Trescone, vecchio ballo popolare contadinesco fondato a Montalcino nel 1941, si svolge al suono della fisarmonica. Questo gruppo folcloristico è stato recentemente invitato a partecipare al "Festival Internazionale del Folclore" in Argentina.
 

 

Foto: 1987. Il 70° Giro d'Italia, forte richiamo turistico, fa tappa a Montalcino. Nella foto partenza della tappa Montalcino-Terni.
 

 

Foto: Ogni estate, nella trecentesca fortezza, si svolge il "Jazz & Wine" dove si esibiscono i piu’ grandi nomi del jazz mondiale. E' un grande richiamo turistico. 
 


Montalcino nel Parco della Val d'Orcia

Apprezzato è il nostro panorama "mozzafiato": l’ambiente la maggior parte incontaminato dove si respira aria balsamica e profumata grazie ai 12.000 ettari i bosco ed anche perché lontano dalle grandi strade ad altissima circolazione ed in assenza nelle vicinanze di discariche e di grandi complessi industriali. Montalcino fa parte insieme a Castiglione d’Orcia, Pienza, Radicofani e San Quirico d’Orcia del Parco Artistico Naturale, Culturale della Val d’Orcia (www.parcodellavaldorcia.com) il cui territorio è candidato ad essere riconosciuto patrimonio dell’umanità dall’UNESCO (Organizzazione delle nazioni Unite per l’Educazione, la Scienza e la Cultura).


Il premio Nobel della letteratura Saul Bellow parla di Montalcino

Chi abbandona l’automobile e cammina a piedi riscopre le vecchie strade, i vecchi sentirei stretti fra gli olivi e le viti, i terrazzamenti, i muriccioli a secco, le piccole e antiche chiese, le ville padronali, le case coloniche, i castelli.
Montalcino ha anche una posizione geografica invidiabile per effettuare escursioni in zone rinomate. Da Montalcino si raggiunge il mare in un’ora di macchina. La vetta dell’Amiata (1.734 s.l.m.) si raggiunge con 40 minuti di macchina, “sotto mano” Pienza e Montepulciano, un po’ più lontano Cortona tutte Città d’Arte. La nota Abbazia di Monte Oliveto si può dire sia ai piedi della nostra collina. Siena si raggiunge con 40 minuti di macchina, San Gimignano in un’ora, Firenze in un’ora e mezzo di macchina.
"Montalcino con la sua cultura con la sua civiltà con le sue bellezze artistiche, storiche e paesaggistiche ha incantato Saul Bellow, il più grande scrittore americano vivente di recente in soggiorno con la moglie tra le colline del Brunello" (da "La Nazione" quotidiano di Firenze 4 gennaio 1992).


La natura prodiga con Montalcino

Si racconta: "Dio creò la terra e doveva renderla bella e ricca. Il Lunedì con un sacco sulle spalle si mise in cammino lasciando qua e là "manciate" di bellezze e di risorse. Il sabato arrivò a Montalcino con ancora tante cose belle da distribuire. La domenica doveva riposare, dopo il suo lungo viaggio allora sul nostro territorio lasciò tutto quanto gli era rimasto. Si vede che nel sacco erano rimaste le cose più belle di cui Montalcino "beneficiò". Poi natura e lavoro si sposarono, si costruirono monumenti, fiorirono le opre d’arte, si utilizzò intelligentemente l’ambiente per ricavarne prodotto ricercati in Italia e nel mondo". La fecondia dei montalcinesi che viene da lontano!
È stata “consacrata” dalla bandiera arancione marchio di qualità turistico ambientale assegnato dal Touring Club al Comune di Montalcino.
Il sito della Pro-Loco e Ufficio Comunale del Turismo è: info@prolocomontalcino.it .


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